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Il mondo che vorrei

Sandro Bondi, per amici e parenti Sandrobondi, nasce a Fivizzano, provincia di Massa-Carrara, e comincia la sua carriera politica nelle file del Pci. Certo una scelta netta la sua, ma comprensibile se si considera il contesto culturale della rossa toscana dei primi anni ottanta. Un giorno, mentre si stava recando al lavoro, gli cadde una tegola in testa, e da quel momento cominciò a non imbroccarne più una. Dal maggio 2008 il buon Sandro di mestiere fa il MInistro dei Beni e delle Attività Culturali, e di questa cosa si bèa. Visto che ora amministra tutto lo scibile umano, ha saggiamente deciso di smettere i panni da pazzo invasato del mago Otelma, coi quali era solito allietarci le domeniche pomeriggio, per indossarne di ancora meno seri. Ha pure scritto tante poesie, Sandro, e le ha raccolte in un libro, anche se il dramma vero è che le ha poi pubblicate. Il libro si chiama Perdonare Dio e io ancora non me ne capacito. Nonostante il titolo affatto pretenzioso, la raccolta è bella. Talmente bella che lo sarebbe stata di più solo se non fosse mai stata scritta, ma ormai c'è e e ve la dovete tenere. Vi rimane la possibilità di non comprarla ovviamente, a meno che non siate suoi parenti. Nel mondo che vorrei Sandro Bondi non sarebbe un uomo, bensì una maschera di carnevale: Il Cicisbeo o Cavalier Servente, "con quello sguardo un po' così, quell'espressione un po' così".